Sono giorni che sento discutere di massimi sistemi, errori epocali, esegesi del corano, morti che parlano e vivi che, pur di dire qualcosa e non avendo altro, li ascoltano fascinati, giorni di conta e riconta dei morti morti innocenti esposti senza pietas, strazio e delizia (diciamocelo…) per chi è abituato a ballare sulle tombe, nella speranza di un posto da etoile. Detto questo, ammessa la mia totale incapacità a giudicare e soprattutto a capire tutto, io continuo a meditare su quello che vedo, sento e so, o almeno penso ora di sapere, e mi ostino a chiedermi ‘quale’ sia la suggestione daech. Ho la sensazione che dove essa è nata, essa stia combattendo una ‘semplice’ ordinaria, umanissima, guerra di conquista, perseguendo il tentativo, vecchio come il mondo, di creare un impero, di ‘conquistare’ territorio e potere,una guerra come ne abbiamo viste e combattute per secoli, una guerra ora possibile perchè gli assetti internazionali sono cambiati, ma comunque una guerra, classica, diciamo, intelligente, nel senso etimologico ovviamente, perchè giocata su fronti modernissimi come la comunicazione e arcaica perchè arcaica è la cultura che la genera, ma comunque una guerra di conquista che ha saputo trovare alleati fuori, nell’altrove, e lo ha saputo e potuto fare grazie a una suggestione esistenziale dirompente, cogliendo l’attimo ( lungo un decennio) di smarrimento post ideologico occidentale. Ecco, qual’è questa suggestione? perchè ha funzionato così bene? dove è il vulnus nella società occidentale che ha permesso questo? ecco, questo mi interessa capire, ora, lascio a chi sa la gestione delle colpe e delle penitenze, delle recriminazioni e delle partigianerie, lascio a quelli che ne abbisognano le narrazioni oscure e le ricette salvifiche, ho da pensare.