esiste una quota fisiologica di corruzione in ogni società moderna e democratica, esiste ed è funzionale al processo di percezione del danno sociale che arreca, ovvero, serve per essere ‘stigmatizzata’ e combattuta in senso dialettico, oltre che penale, e sociale. Noi non abbiamo proprio questo, non abbiamo un sentire condiviso su cosa sia e quanto sia dannosa la corruzione, au contraire, noi abbiamo una visione eroica del corrotto ( del mafioso, del ladro, del profittatore e via scendendo nella scala ) comunque fatale e diabolica…manchiamo di laicità, di senso dello stato, di condivisione e di evoluzione espansione dei diritti e dei doveri…ma la vera domanda è, ma perchè mi ostino a dire sempre le stesse cose? unsenepolepiù… (io che cit. me stessa, un tripudio di sobria modestia..)