E’ palese ormai, anche per chi si ostina a non voler vedere: Renzi è diventato presidende del consiglio per ‘disperazione e fastidio’, disperazione da parte degli italiani che avevano bisogno di un santo cui votarsi e fastidio da parte di quei politici di lungo corso ansiosi di liberarsi di friniti e ronzii. E’ inutile sciorinare percentuali semi-bulgare, Renzi e le sue vestali sono li per riempire un vuoto, indipendentemente da come e con cosa, basta riempirlo con le dinamiche rassicuranti, i soliti riti e i soliti miti, i canonici tabù, le canoniche polemiche, i soliti corsi e ricorsi asfissianti.
S’io fossi Renzi, mi dimetterei, oggi, ora, solo così potrei sperare di sorprenderli tutti, di spiazzarli, di rottamarli…ma io non sono Renzi e quindi prepariamoci alla replica dell’antico rito, tutto.