Nella vicenda israelo-palestinese, e lo scrivo ora prima che ci si dimentichi, ci sono delle trappole culturali, mortali.
Dobbiamo stare attenti, tanto attenti, a non far diventare quella vicenda di morte e di guerra ‘altro’ da una vicenda di morte e di guerra. Io sono occidentale, fieramente occidentale, io sono atea e fieramente atea, io sono laica e fieramente laica. La mia posizione rispetto a quella questione è netta ‘due stati democratici, due popoli democratici, nessuna teocrazia e il rispetto dei confini stabiliti’, sto bene attenta a non confondere i palestinesi con i ‘proletari’ della rivoluzione che non ho mai voluto in occidente (e neppure i proletari la volevano) e gli israeliani con il ‘popolo eletto’ o con i savi di sion o con i complottisti giudaicomassoniciplutaicocattivi. Così e solo così, laicizzando e ‘conoscendo’ la storia e valutando le conseguenze, il mondo potrebbe finalmente chiudere una vicenda tragica millenaria, opporre valori illuministi ad eventuali tentazioni teocratiche, e finirla di proiettare su quelle terre e su quegli orrori i propri arcaismi e le proprie frustrazioni.
Giuseppina Giacobbi poi dice a me di non rischiare…
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Roberta Anguillesi io credo che l’utopia qualche volta sia un alibi. Certo quello che voglio io è difficile, duro, difficile e faticoso, ma è l’unica cosa che mi sento ora di pensare, il resto sta diventando veramente pericoloso.
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A: La domanda e’ : se anche fosse così semplice la soluzione, cosa che non e’, chi sarebbe incaricato a decidere i confini e l’assetto giuridico dei due stati ?
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A: Noi occidentali ?
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Roberta Anguillesi i confini sono stati definiti e ridefiniti, la vicenda è antica. Yitzhak Rabi ès stato ammazzato proprio perchè aveva capito e perorato l’unica via, la necessità di due stati liberi e indipendenti in quella terra. Si, la decidiamo noi, noi nel senso del consesso delle nazioni democratiche, o vuoi che se la contendano a bombe metro per metro o che lo decida hamas e i suoi fanatici? credo che certi sionisti fondamentalisti vorrebbero contendersela a bombe e tanti di hamas anche, ma ci sono anche due popoli che potrebbero e vorrebbero dividersela come stabilito da decine di trattati.
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L: · Tra gli amici di Francesco Moroni
Purtroppo finirà in un solo modo.
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Roberta Anguillesi due popoli che sono stanchi di essere ‘strumento’ di altre contese e di morire o ammazzare per conto terzi.
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A: Concordo, ma il controllo del rispetto dei trattati spetta ad organismi che non li hanno mai fatti rispettare, e siamo a bomba…
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A: Le risoluzioni dell’ONU nei confronti di Israele sono sempre state accolte come carta straccia, questo non lo puoi negare, c’e’ ampia letteratura in merito, quindi l’impresa non solo e’ complessa ma soffre di uno squilibrio di partenza insanabile…
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A: Parliamo di risoluzioni ONU dal 18 maggio del 1951 ad oggi…
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Roberta Anguillesi A, le cose sono tre : o si spazza via la palestina o si spazza via israele o si cerca, nella storia e nella progettazione geopoitica, l’unica via possibile, non facile, ma augurabile e necessaria. Io credo che israele abbia il diritto di esistere così come la palestina e che questa sta diventando una guerra pericolosamente arcaica che potrebbe, definitivamente, dimostrare il fallimento di concetti come ‘diplomazia’ ‘convivenza’ ‘democrazia’ ‘organismo sovranazionale’ se non addirittura di ‘pace’. Concetti e organismi che sono nati dopo grandi traumi e grandi tragedie in occidente, concetti e organismi che dovremmo difendere con le unghie e con i denti, perchè è così che si va avanti, con la ragione.
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Roberta Anguillesi parliamo di oggi, o almeno teniamo presente che dal 51 son cambiate un paio di inezie…è caduta l’urs…lo scià e scappato e tante altre cose…ripartiamo da ora, guardando la storia ma ‘da ora’.
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A: Non saprei, in linea di principio ciò che hai scritto soddisferebbe la ragione,e posso trovarmi concorde, anche se non ritengo possibile che si discuta del fatto estromettendo completamente l’antefatto, ma sono approcci diversi, conoscenze specifiche diverse dell’argomento, e poi tu ti rifai appunto all’antefatto quando dici : ” Concetti e organismi che sono nati dopo grandi traumi e grandi tragedie in occidente, concetti e organismi che dovremmo difendere con le unghie e con i denti…”, qui ci trovo una distorsione, magari mi sbaglio, come trovo abbastanza ambigue anche delle presunte, nostre, capacità,come occidentali-europei, di poter insegnare qualcosa a loro, ecco, penso che non siamo di certo l’esempio da seguire, il nostro ” esportare la democrazia ” si è rivelato tante volte, se non sempre assai fallimentare.
Detto ciò, ho tanto ancora da studiare e da capire prima di potermi esprimere in maniera definitiva su possibili soluzioni, è una questione estremamente complessa, brava te che riesci in maniera lucida e razionale a circoscrivere eventuali soluzioni, non sono ironico o sarcastico, io ho forti dubbi, molti dubbi..
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A: Poi se non vogliamo andare a ritroso, e vogliamo parlare di oggi, ecco questa e’ la posizione assunta dall’Italia e da i piu’ importanti paesi europei:
http://www.ndtv.com/…/united-nations-human-rights…
United Nations Human Rights Council Resolution on Gaza: Full Text – NDTV
http://www.ndtv.com
India, along with BRICS countries today, voted in support of a United Nations Human Rights Council resolution to launch a probe into Israel’s offensive on Gaza.
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Roberta Anguillesi allora, tutto inizia più o meno nel 70d.c con la diaspora. Il popolo ebraico viene disperso, in tutto l’impero romano forzosamente dopo l’assedio famoso. E’ questo l’antefatto? Questo popolo ha una reazione di autoconservazione che lo porta a non rinunciare, anzi a rafforzare viste le similitudini della vicenda con le precedenti raccontate nel loro libro sacro, gli aspetti religiosi della loro ‘identità’. Così facendo (e sto riassumendo in un modo spericolato e chiedo venia) diventano ‘diversi’ e, previa accusa di deicidio e mitologia seguente, utili valvole di sfogo in società compresse che se ne sono servite per secoli per ‘allentare’ le tensioni attraverso pogrom o trovare colpevoli da impiccare e baubau da disprezzare. Alcuni mestieri erano riservati agli ebrei, alcune mansioni come il ‘prestito di denari’ erano riservati a loro, anzi imposti, e questo ne ha fatto un popolo di capitalisti ante litteram sempre e comunque privi di libertà garantite e sempre utili a ricoprire il ruolo di cui sopra, fino all’esplosione finale del nazismo…è questo l’antefatto? sono stati un popolo che non si è voluto ‘mescolare’ anzi, non doveva perchè era utile come era. E ha generato le sue mitologie, e come tutti i popoli ha inasprito alcuni aspetti di se, magari per sopravvivere meglio nei ghetti…è diventato nei secoli un popolo ‘magico’, ‘mitico’ e quando nell’800 alcuni di loro hanno pensato di tornare da dove erano stati cacciati, nessuno si scandalizzò più di tanto, neppure i palestinesi. E qui mi fermo, perchè io non ho alcuna necessità di ‘ricostruire’ tutto l’antefatto, proprio perchè la trappola culturale di cui parlo è in quello, è li annidiata, tra una persecuzione e una mitizzazione, tra una confusione di termini e un gran casino tra ‘cittadinanza”etnia”religione’…tutta roba che potrebbe trascinarci a fondo se invece di pretendere di ESPORTARE la democrazia non cominciamo a pretendere di essere rispettati in quanto democratici e occidentali, fieri di esserlo e soprattutto fieri di aver, ripeto, conquistato addirittura la capacità di affrancarci da arcaismi di ogni genere, in nome di conquiste di libertà e di rinunce a patriottismi o fideismi, che dobbiamo difendere perchè non ce li hanno regalati, e non sono frutto di qualche illuminazione o superioriità ma sono, e ancora è lungo il cammino, conquiste costate vite, orrori, guerre, morti e stermini, roghi e discriminazioni, lotte che di cui dobbiamo essere fieri.
Roberta Anguillesi io non sto parlando di ciò che è, la politica è scelta, proposta, evoluzione, se non fosse stato così saremmo ancora ad ammazzarci per un duca o un papa o un imperatore. O vogliamo tornarci in nome del senso di impotenza e di colpa dell’occidente cattivo..io sinceramente no.
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A: Se il punto di partenza dell’europa, ad oggi, e’ quello di astenersi dalla risoluzione, l’ennesima, (il link sopra), e’ certamente una scelta politica, piu’ ampia, ma va di certo in una direzione totalmete opposta ai tuoi intendimenti, così e’, ti diro’ di piu’, va verso il mantenimento di equilibri che nessuno intende modificare, quindi noi europei stiamo difendendo con le unghie e con i denti solamente le nostre posizioni, ci stiamo occupando di altro, appena piu’ su hai detto : ” Si, la decidiamo noi, noi nel senso del consesso delle nazioni democratiche…” quindi astenendoci come Italia e come Europa da questa risoluzione stiamo decidendo di non decidere ?
Cosa stiamo decidendo ?
Anche queste scelte hanno un senso ed un valore, o no ?
Oppure sarebbe meglio dire che c’e’ un cambio di equilibri geopolitici e che forse, dico forse, un giorno dettermineranno loro i cambiamenti, e noi resteremo al palo ?
Questa e’ politica e geopolitica, attuale, non stiamo parlando di centinaia di anni fa….
Quale e’ il messaggio politico che arriva da una simile posizione ?
(parlo sempre della risoluzione suindicata)
26 minutes ago · Mi piace
Roberta Anguillesi bene, allora mettiamola così, siccome l’europa non sa che pesci prendere e gli usa stanno pagando pegno (anche per i loro errori recenti) , noi ci mettiamo a chiedere la distruzione dello stato di israele? perchè? noi perchè non riusciamo a darci una r…See More
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A. Non si puo’ estremizzare così il discorso, non si parla della distruzione di Israele, ho asserito forse questo ? (mi pare di no) forse non ci capiamo, come non si parla di schierarsi a mo’ di fan da una parte o dall’altra, non lo farò nemmeno io, non mi interessa, Roberta se mi scrivi : “Credo che l’evoluzione umana passi per soluzioni complesse a problemi complessi e non per fatalismi…” e mi poni domande, senza rispondere a quelle che precedentemente t’ho fatto e che rinnovo, si parla per astratto, del nulla..
Indagare, perseguire e condannare autorevolmente i crimini commessi da una parte e dall’altra, sia quelli israeliani che quelli palestinesi, per mano di Hamas, a me personalmente pare una soluzione alla quale non possa sottrarsi nessuno, ancor meno l’Europa, e li il punto, se si vuole mettere in pratica un vero processo di pace e di creazione dei due stati.
Non mettermi in bocca parole e concetti che non ho usato, se non sono stato chiaro chiedimene conto, senza travisare ciò che ho scritto…perche’ poi bisogna scendere nel concreto e non rimanere perennemente alla teorizzazione di ciò che dovrebbe essere e come dovrebbe essere…
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