Il partito dei partiti

Questo governo non è di coalizione, nè di larghe intese, è un monocolore

mobydick

democristiano. Fatto e pensato e calibrato con la sapienza che solo i democristi hanno dimostrato ed affinato in decenni di regno, con tutti i pesi e i contrappesi al loro posto, ministre e controministri, concessioni al pop e al folk, tutto studiato, soppesato, oliato e calibrato per funzionare alla perfezione ma non oltre la propria – calcolata –  utilità;  nè prima e nè dopo il momento giusto per produrre, e per partenogenesi ovviamente, qualcosa di uguale e ugualmente perfetto.

Governo di baricentro, di ritrovato equilibrio, una restaurazione soft, ovattata, dall’odore di sacrestie e fioretti, stucchevole ma autorevole per quelli che confondono, e sono tanti, l’autorevolezza con la rassicurazione.

Un bel governo di merda, in sostanza, che dimostra come sia vano, impossibile forse, salpare l’ancora in questo paese…chiamatemi Ismaele, comunque, ci tengo.

(scritto e non riletto nè ora nè mai)

 

3 pensieri su “Il partito dei partiti”

  1. Lo scudo crociato e’ tornato, anche i templari, e come ormai da secoli, si continuera’ la ricerca del santo graal, il suo simbolo carico di mistero e di speranza e’ la rappresentazione palese di quanta poca parte del nostro intelletto utilizziamo quotidianamente, la CEI approva la CIA pure, del voto espresso alle urne non frega una mazza a nessuno, evviva la democrazia scudocrociata, difficile che si salpi l’ancora, l’equipaggio non e’ ancora pronto, moriremo nell’attesa del ritrovamento del graal e ascoltando le promesse di imminente ritrovamento, siamo messi malissimo….

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