Infanzia ideologica, poi l’adolescenza democratica e .

cuorebimbo

Allora, io non ho mai creduto nell’esistenza del Pd, sono una donna di pochissima, nessuna, fede. Ho sempre pensato che quel partito, come quell’altro di Berlusconi, fossero due prodotti, paralleli seppur convergenti, di quella sorta di adolescenza democratica che il nostro paese ha vissuto dopo la fine, forzata, dell’infanzia ideologica .

Adolescenza lunga, troppo lunga, che ovviamente sta degenerando nei suoi più deleteri aspetti, come le opposta identità, la dispersione di se e la confusione di ruoli.

Ora o si cresce o si muore, dovrebbe essere l’eroico anelito, e invece siamo alla sfida totale con le forze del tempo e della natura, fino all’amputazione e alla castrazione chimica, pur di restare comunque gli splendidi, appassionati, tragicomici stronzi che siamo e si fu.

Il Partito Democratico è come babbo Natale o il topino dei dentini, a un certo punto bisogna rassegnarsi, non esistono e i sogni da coltivare e i desideri da esprimere sono altrove, in un luogo meno confusamente chiaro forse,  faticoso ma libero, faticoso ma pieno di  pericolose quanto reali possibilità, l’età adulta, in sostanza.

Allora, se è vero che questo paese ha bisogno di una sinistra socialdemocratica laica e moderna e di una destra normale laica e moderna, bisogna rinunciare tutti, e dico tutti, ai demoni e ai compiaciuti contorcimenti postpuberali, e scegliere il peso della libertà e il lungo cammino che promette e richiede.

(scritto e non riletto, e di chi sarà il Presidente della Repubblica a questo punto non mi interessa per nulla)