Sopravvalutare Casaleggio, quello coi capelli lunghi e il carisma di un sughero, è un errore comodo, un errore di valutazione all’italiana, di quelli che facilitano il compito di farsi vittime.
Casaleggio, (e la sua azienda ) è un fenomeno simile alle centinaia di simili fenomeni presenti nel mondo occidentale (ai tempi di internet ma anche prima) da sempre. Ognuno con il suo target, dal religioso allo spiritual-filosofico fino al fashion puro.
Centinaia di ‘agenzie’ che si guadagnano il pane spacciando legittimamente studiate verità, stili di vita alternativi, nuove ‘età’, arcani e serafini cherubini e proni, miti e leggende, soluzioni e profezie. Il terziario avanzato della alfabetizzazione di massa post moderna. Niente di più.
Attività legittime, legali, assolutamente normali in una società che riconosce la libertà di scelta individuale come un diritto e come un dovere, niente di più.
Casaleggio è uno tra i tanti. Punto.
Allora come è stato possibile che abbia, lui e la sua spalla Grillo, manipolato, influenzato, manovrato circa otto milioni di voti di cittadini maggiorenni e senzienti? semplice, non l’ha fatto.
In realtà quei voti non appartengono, facendo la tara di qualche esaltato e degli appartenenti a quella che loro per primi sentono come una setta, al M5s e neppure a Grillo e tantomeno a Casaleggio e alla sua legittima attività.
Appartengono di più a Stella a Rizzo, e alle loro operazioni linguistico editoriali prive di sbocco progettuale e veramente politico, ai piccoli cronisti di giudiziaria che vollero farsi grandi castigatori senza un progetto nè una comprensibile identità culturale, agli ‘intellettuali’ logorati da decenni di ipocrisie e connivenze, ai capipopolo egotici privi di ogni spessore.
Quei voti appartengono a loro, il problema è che non li sanno gestire, la magra consolazione potrebbe essere che neppure Casaleggio lo sa, ma sappiamo bene che troveranno il modo per insegnarglielo, ne hanno bisogno come dell’aria.
direi che però non è così semplice per TUTTI gli 8.886.000 italiani di ogni regione, età, cultura e stile che hanno votato il M5S. Io del corpo elettorale ho pur sempre un certo rispetto, e, se è vero che quei voti non “appartengono” a Casaleggio, non credo che siano così facilmente manovrabili nè da lui, nè da altri.
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diglielo a Casaleggio e anche agli altri che ancora non hanno capito la differenza tra l’esporre problematiche e tematiche e il farne bacino di utenza o di voti. Io. e credo di essere stata chiara, parlo di chi ha generato il pensiero e il modo che poi ha reso possibile che la ditta Casaleggio ne raccogliesse i proventi. Sai poi, perfettamente che io non credo proprio nella manipolazione in politica, credo che esistano messaggi e istanze che sono presenti già nelle teste e nel tessuto sociale, poi arriva uno e le rende visibili e condivise.
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